IL TERRITORIO CIRCOSTANTE

città d'arte

Forlì

Forlì conserva tracce significative sia dell’epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha avuto la risoluta e battagliera Caterina Sforza al governo della città. Notevoli anche le testimonianze architettoniche del periodo razionalista degli anni Venti e Trenta.

Nel centro storico, sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi in quattro corsi principali che convergono sulla centrale Piazza A. Saffi. Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine come, per esempio, la basilica romanica di San Mercuriale con l’imponente campanile originale del XII secolo; il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell’Orologio); i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni; il novecentesco Palazzo delle Poste, imponente struttura del Ventennio, periodo di cui troviamo significative tracce negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria.

Il dominio della famiglia Ordelaffi sulla città, durato circa due secoli, fece sì che Forlì fosse arricchita di numerosi palazzi nobiliari che si possono ammirare tuttora passeggiando lungo le vie del centro storico. A Pino III Ordelaffi si deve la fortificazione della Rocca di Ravaldino completata nel 1480, oggi intitolata a Caterina Sforza. Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti oggetto di recente restauro: la Chiesa del Suffragio, all’entrata di Piazza Saffi e, poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri, in Via G. Saffi.

Merita sicuramente una visita il complesso museale di San Domenico, nel cuore del centro storico: il museo è sede della sezione più antica della Pinacoteca ed ospita la celebre Ebe di Canova. Negli ultimi anni ha ospitato prestigiose mostre : da Palmezzano a Silvestro Lega, da G. Cagnacci al Canova.

L’intero piano terra è dedicato all’esposizione permanente della prestigiosa Collezione Verzocchi. Questa Collezione, nata dalla volontà di un affermato imprenditore d’origine forlivese e donata al Comune di Forlì nel 1961, raccoglie settanta quadri di artisti italiani di generazioni diverse e di diverse tendenze artistiche, da Guttuso a Donghi, da Vedova a De Chirico, uniti da uno stesso filo conduttore: Il Lavoro.

La singolare impresa di Giuseppe Verzocchi (Roma 1887 – Milano 1970), libero imprenditore, appassionato e tenace industriale delle costruzioni, viene illustrata non solo attraverso l’esposizione di tutti i dipinti, ma viene contestualmente narrata a partire da una selezione di documenti, fra i quali fotografie, oggetti e testimonianze scritte.

Un altro museo d’importanza: il Palazzo Romagnoli: La visita prosegue al primo piano con le sezioni espositive riguardanti importanti componenti novecentesche della  pinacoteca civica: si tratta delle opere pittoriche e grafiche di Giorgio Morandi della “Donazione Righini”; della celebre serie plastica legata al nome di Adolfo Wildt e della sezione “La grande Romagna”, dipinti e sculture del ventesimo secolo, in larga parte sconosciuti al grande pubblico, qui riuniti in apposite aree tematiche.

Forlì

IAT Forlì
Indirizzo: Sala XC Pacifici, Piazza Aurelio Saffi 8
Telefono: +39 0543 712435
Fax: +39 0543 712755
Sito WEB: http://www.turismoforlivese.it
Email: iat@comune.forli.fc.it

Ravenna

Adagiata a pochi chilometri dal Mar Adriatico, Ravenna è riconosciuta come la capitale del mosaico. Un vero scrigno d’arte, di storia e cultura, dove ancora oggi si intersecano le molteplici tracce del suo passato che l’ha portata ad essere capitale, in epoche diverse, di ben tre imperi: l’Impero Romano d’Occidente, il Regno Ostrogoto e l’Esarcato Bizantino.

Maestose e splendide testimonianze dei gloriosi trascorsi restano nei monumenti, basiliche, mausolei e battisteri di Ravenna, dove si conserva il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità, risalente al V e VI secolo. Oltre a vantare otto monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, Ravenna conserva anche le spoglie di Dante Alighieri.

Ravenna

IAT Ravenna
Indirizzo: Piazza S. Francesco 7
Telefono: +39 0544 35404 / 482838
Email: turismo@comune.ra.it
Sito WEB: https://www.turismo.ra.it/

Cesena

Fra Forlì, il mare Adriatico e il crinale appenninico, sorge Cesena, importante città d’arte e una delle sedi delle antiche Signorie romagnole. Nonostante un breve ducato dei Borgia e la successiva dominazione dello Stato Pontificio, il lascito storicamente più significativo fu quello della famiglia Malatesta, e proprio a loro si devono molte delle opere che sono oggi punti di grande interesse culturale e meta turistica.

Il sito più noto della città è senz’altro la Biblioteca Malatestiana (UNESCO), la prima biblioteca civica italiana, nonché l’unica biblioteca monastica medievale ancora perfettamente conservata, dove si possono ammirare ben 343 codici miniati e 48 incunaboli, ancora rilegati con le catenelle originali, oltre a 5000 volumi appartenente alla raccolta privata del Papa cesenate Pio VII (apertura: annuale).

Cesena

IAT-R Cesena
Indirizzo: Piazza del Popolo 9
Telefono: + 39 0547 356327
Email: iat@comune.cesena.fc.it
Telefono: + 39 0547 356404
Sito WEB: http://www.cesenaturismo.it

Comune Cesena
Telefono: +39 0547 356327
Email: turismo@comune.cesena.fc.it
Sito WEB: http://www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo

Faenza

Situata in una posizione privilegiata lungo la millenaria via Emilia, adagiata proprio a ridosso delle prime colline dell’Appennino, Faenza è una splendida città d’arte conosciuta in tutto il mondo per la tradizione legata all’arte della ceramica. La città conserva un fascino discreto, con peculiarità architettoniche e capolavori urbanistici come Piazza del Popolo, cuore del centro, su cui sorgono splendidi palazzi tra cui quello del Podestà (sec. XII-XIII) e il Palazzo Municipale.

Menzione speciale meritano l’elegante Teatro Masini, la Cattedrale rinascimentale, il settecentesco Palazzo Milzetti e, fiore all’occhiello della storia e del patrimonio artistico della città, il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC). Fondato nel 1908, è  la raccolta di arte ceramica più grande al mondo; nelle sale espositive sono raccolte le opere delle officine di ceramica italiana dal Medioevo all’Ottocento; del Vicino Oriente Antico, dell’area mediterranea in epoca ellenistica, precolombiana e islamica, nonché una ricca sezione dedicata alle ceramiche faentine del Rinascimento.

Faenza

Pro Loco Faenza
Indirizzo: Voltone della Molinella, 2
Tel/Fax: +39 0546 25231
Email: info@prolocofaenza.it

Bertinoro

Bertinoro sorge sulle pendici delle prime colline dell’Appennino forlivese. La località è un tipico esempio di cittadella medievale che ancora conserva intatte mura, torri e case antiche. Dalla centrale Piazza della Libertà si gode una splendida vista panoramica che si estende fino al mare, da cui l’appellativo di “Balcone della Romagna”. Ma Bertinoro è nota anche come “città del vino”: la leggenda vuole, infatti, che Galla Placidia (figlia dell’Imperatore Teodosio), di passaggio in questi luoghi, assaggiato un vino servito in un’umile coppa, dicesse: “non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”, da cui il nome della città.

Dalla cima del Monte Cesubeo, domina sulla cittadella la millenaria Rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, poi sede vescovile dal 1584.

Oggi la Rocca ospita il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso, un unicum assoluto in Italia. Istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre grandi religioni monoteiste, Ebraismo, Cristianesimo e Islam.

Ma il bel borgo medievale vanta un’altra caratteristica, quello di essere considerato “città dell’ospitalità”, per una pratica secolare simboleggiata dalla “Colonna dai dodici anelli”.  Nel Trecento, ogni pellegrino che arrivasse a Bertinoro poteva legare il suo cavallo a uno degli anelli presenti nella colonna; la famiglia alla quale apparteneva l’anello poteva avere il privilegio di ospitarlo. Una tradizione rievocata ogni anno, la prima domenica di settembre.

Bertinoro

IAT Bertinoro
Indirizzo: Piazza Libertà, 9c
Telefono: 0543 469213
Fax: 0543 444486
Email: turismo@comune.bertinoro.fc.it
Sito WEB: http://www.visitbertinoro.it

Forlimpopoli

Situata nella pianura romagnola, Forlimpopoli è la cittadina nota per aver dato i natali al famoso letterato e padre riconosciuto della cucina italiana: Pellegrino Artusi (Forlimpopoli 1820-Firenze 1911).

Ispirato alla filosofia dell’illustre concittadino, a Forlimpopoli è stato istituito il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana: Casa Artusi.

Ospitata nel complesso monumentale della Chiesa dei Servi, sapientemente ristrutturata, a Casa Artusi si può gustare la cucina tradizionale e, grazie ai corsi della rinomata Scuola di Cucina, perfezionare le proprie tecniche culinarie.

Forlimpopoli vanta anche un passato ricco di storia: fu fondata dai Romani nel II sec. a.C. ed oggi ospita all’interno della sua Rocca trecentesca il piccolo ma prestigioso MAF, Museo Archeologico Forlimpopoli.

Forlimpopoli

Ufficio Informazioni Forlimpopoli
Indirizzo: Via A. Costa, 23
Telefono: + 39 0543 749250 Cel: +39 337 1180314
Fax: + 39 0543 749247
Email: turismo@comune.forlimpopoli.fc.it
Sito WEB: www.forlimpopolicittartusiana.it

Predappio

Il paese è situato nella valle del fiume Rabbi, cuore dell’Appennino romagnolo, in una zona collinare circondata da pregiati vigneti da cui si ricava il Sangiovese DOC, a circa 30 km dal Parco delle Foreste Casentinesi.
La sua storia recente è fortemente segnata dalla figura di Benito Mussolini che si adoperò tra gli anni ‘20 e ’40 del Novecento per dare lustro al borgo natale, chiamando all’opera i maggiori architetti dell’epoca. Predappio si presenta come un vero e proprio “museo urbano”, originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Razionalismo.
Tra gli edifici più rappresentativi si segnalano la Ex Casa del Fascio e dell’Ospitalità, costruita tra il ’34 e il ’37 su progetto dell’Architetto Arnaldo Fuzzi, edificio di formidabile effetto nelle sue dimensioni e nel contrasto dei colori rosso e bianco, e Palazzo Varano, per circa venti anni dimora dei Mussolini, attuale sede comunale.
Degno di nota è poi il Cimitero Monumentale risistemato nel 1939, su progetto dell’Architetto Di Fausto. Ispirato allo stile romanico, ingloba in un angolo la Chiesa di San Cassiano in Pennino, risalente all’XI sec. mentre ospita, sugli altri due angoli opposti del portico, l’ingresso e la cappella con la tomba della famiglia Mussolini.

Predappio

IAT Predappio
Indirizzo: Piazza S. Antonio 3
Telefono: + 39 0543 921766
Email: informazioni.turistiche@comune.predappio.fc.it
Sito WEB: http://www.visitpredappio.it

Brisighella

L’antico borgo medievale si distingue per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile, tanto da essere inserito nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”.

Il paese è posto ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo (costruita su un precedente fortilizio del 1290) e il Santuario del Monticino del XVIII secolo. Il borgo, composto da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di cinta muraria e scale scolpite nel gesso, racchiude l’antica Via del Borgo. meglio nota come Via degli Asini per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, una strada sopraelevata e coperta, illuminata da archi di differente ampiezza.

Brisighella

Ufficio Turistico Brisighella
Telefono: + 39 0546 81166
Fax: + 39 0546 81166
Indirizzo: Via Naldi 2
Email: iat.brisighella@racine.ra.it
Sito WEB: http://www.brisighella.org/

San Marino e San Leo

San Marino è arroccata sul Monte Titano, in una posizione mozzafiato. E’ una terrazza naturale da cui lo sguardo può allungarsi ed abbracciare insieme la Riviera della Romagna e l’antica Repubblica.

Lungo la passeggiata tra le viuzze ciottolate, ammirando piazze e palazzi, non si può resistere alla tentazione dello shopping tra i tanti negozi che la città offre.

San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro, in provincia di Rimini.

Dalla sua Rocca, in cui morì prigioniero nel 1795 il conte Cagliostro, si gode uno dei panorami  più belli e caratteristici della regione. La vista spazia sui monti circostanti e lungo la vallata del Marecchia fino al mare. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location di film e documentari, è meta turistica d’eccellenza in regione.

San Marino e San Leo

Ufficio del Turismo Repubblica di San Marino
Indirizzo: Contrada Omagnano 20
Telefono: +378 (0549) 882914
Fax: +378 (0549) 882575
Sito WEB: www.visitsanmarino.com

IAT San Leo
Indirizzo: Piazza Dante Alighieri 14
Telefono: + 39 0541 916306
Fax: + 39 0541 926973
Email: info@sanleo2000.it
Apertura: Annuale

Dovadola

Dovadola è un borgo suggestivo nell’Appennino tosco-romagnolo, immerso nella florida valle attraversata dal fiume Montone. Il nome Dovadola significa “duo vadora”, tra due guadi. Prende origine dalla presenza di due guadi situati a poca distanza l’uno dall’altro.

L’antica struttura del borgo risulta mirabilmente intatta, contraddistinta dalla fortificazione eretta dai Conti Guidi intorno al XII° secolo, chiamata la Roccaccia. Allo stesso periodo storico sembra risalire anche l’Abbazia di Sant’Andrea, dove sono conservate le spoglie della beata Benedetta Bianchi Porro, beatificata nel 2019 e numerosi dipinti di scuola bolognese e romagnola.

Dovadola si fa anche portavoce della buona tavola con una Sagra autunnale dedicata ad uno dei prodotti principi di questo territorio: il pregiato tartufo bianco, che richiama buongustai dai comuni limitrofi, pronti a godere di questo tubero prelibato.

Notevole interesse suscita infine il Cammino di Assisi, lungo 300 Km, che collega Dovadola con il principale centro della fede francescana. L’itinerario, percorribile in due settimane circa, incrocia numerose realtà degne di nota quali Gubbio, la Verna e diversi eremi francescani.

Dovadola

Pro Loco Dovadola
Indirizzo: Via del Canale 11/b
Telefono: 0543 933200
Email: prolocodovadola@libero.it
Sito WEB: www.prolocodovadola.com

Portico e San Benedetto

Il Comune di Portico e San Benedetto comprende tre Paesi: Portico di Romagna, Bocconi e San Benedetto in Alpe che costituiscono un corpus urbano fra i più belli della Vallata del Montone. È circondato da foreste secolari che ospitano la cascata dell’Acquacheta decantata da Dante nel XVI Canto dell’Inferno.

Le vicende di Portico sono legate sia alla famiglia dei conti Guidi di Milano che alla Repubblica fiorentina. Nel 1386 la cittadina passo definitivamente sotto il controllo di Firenze e assunse una struttura urbanistica su tre piani, di stampo medievale, che tuttora si preserva in ottime condizioni.

Meritano una visita la Pieve di S. Maria in Girone, la Torre medievale e Palazzo Portinari appartenente, secondo la tradizione, alla famiglia della Beatrice amata dal divino poeta.

Una singolare attrattiva nei dintorni di Portico, che viene condivisa con il comune di Tredozio per la posizione in cui si trova, è il Vulcano più piccolo d’Italia: una fiamma perenne che nasce dal sottosuolo, fenomeno conosciuto anche come “fontana ardente”, estremamente suggestivo.

A San Benedetto in Alpe invece è di notevole rilievo quel che rimane di un’antica abbazia benedettina che divenne un luogo molto influente tra l’anno 1000 e 1100.

Per le vie del centro storico di Portico è possibile imbattersi in botteghe artigiane che producono ceramica, lavorano il ferro battuto o si occupano di restauro ligneo. Mentre a San Benedetto in Alpe è l’antica arte della falegnameria, ad essere preservata e tramandata ai giovani del luogo.

Portico e San Benedetto

Pro Loco Portico di Romagna
Indirizzo: Via Roma 32
Telefono: + 39 339 6523860

Modigliana

Cittadina dove la cultura e l’arte sono, e sono state, la linfa della vita sociale ed economica.

Questo borgo, attraversato senza fretta da tre torrenti e punto di riferimento nella Valle del Tramazzo, fu culla e sede principale nel Medioevo della nobile casata dei Guidi. Tuttora il profilo della cittadina è fortemente contraddistinto dalla Roccaccia, simbolo architettonico della famiglia Guidi, che solennemente vigila sul paese e sul territorio circostante.

Tra i cittadini di Modigliana, si annoverano diversi personaggi illustri: Il noto pittore di scuola macchiaiola Silvestro Lega nacque a Modigliana e con essa mantenne un continuo legame, così come uno dei più famosi, a livello internazionale, soprani del XX secolo, Maria Pia Tassinari. Impossibile non nominare Don Giovanni Verità, controverso prete che fu sia un sacerdote fedele alla sua missione, che un attivo patriota. Memorabile fu il salvataggio di Garibaldi che, nella casa del sacerdote, trovò rifugio e protezione.

Modigliana ospita anche numerosi luoghi di culto, a testimonianza di un passato florido e dal forte sentire religioso. Meritano una menzione il convento dei Cappuccini, eretto sul Monte Castellano a metà del 1500, e il Santuario della Madonna del Cantone, edificato nel 1400 e per il quale Silvestro Lega eseguì quattro famose lunette. Modigliana ospita anche due importanti sedi museali: il Museo Civico “Don Giovanni Verità” e la Pinacoteca Civica “Silvestro Lega”.

Dal 2021 è attiva una rete sentieristica i Sentieri Agrourbani – Tre valli dal centro. La rete escursionistica che permette di esplorare e conoscere il Comune tramite oltre 180 km di sentieri ad anello.

Questa cittadina è nota per la produzione di ceramica, di laminati in legno e per i numerosi eventi che prendono vita durante tutto l’arco dell’anno, come i Tableau Vivants, che onorano l’arte pittorica. Altre manifestazioni del calendario modiglianese riguardano la cultura enogastronomica: la Festa del Sangiovese ad aprile e la sagra “Tortello in festa” offrono ai partecipanti l’occasione di assaporare sia il vino, che i piatti tipici del territorio. A Modigliana sopravvivono ancora botteghe tradizionali ed antichi mestieri: calzolai, battitori del ferro e restauratori di mobili, continuano a creare articoli unici, realizzati in maniera artigianale secondo tecniche secolari.

Modigliana

Pro Loco Modigliana
Indirizzo: Piazza Don Giovanni Minzoni, 3
Telefono: +39 339 742 8389
Email: modiglianaproloco@gmail.com

Galeata

Galeata, nella Valle del Bidente, è circondata da un territorio ricco di tradizioni e cultura. Per gli amanti della storia, Galeata è davvero una meta ideale in quanto permette di immergersi in un tempo passato, grazie ai resti della città romana di Mevaniola e della villa di Teodorico.

Secondo la leggenda il territorio è stato lo scenario dell’incontro fra il re goto Teodorico e l’eremita S. Ellero.

Ellero si ritirò a vita solitaria in questi monti, per poi dare vita ad una importante comunità monastica.  Questo monastero, fra i primi in Occidente, divenne uno dei fulcri della vita religiosa e amministrativa del territorio.

Verso la fine del V inizi VI secolo d.C. si data la prima fase di costruzione del centro monastico e l’edificazione della sontuosa residenza con elegante impianto termale nel sito della villa di Teodorico, indagata dal 1998 dall’Università di Bologna e di Parma.

 

Nel Medioevo il territorio è caratterizzato dalla presenza di castelli, ad esempio il castello di Pianetto, la torre di Poggio Galmino, la torre di monte Erno a S. Zeno, di insediamenti religiosi e borghi, come quelli di Galeata e di Pianetto, in cui si segnalano edifici religiosi e civili in stile architettonico toscano.

Il territorio circostante risulta degno di nota vista la presenza di emergenze storiche ed archeologiche: tra queste l’imponente Abbazia di Sant’Ellero, edificio religioso in stile romanico, che custodisce le spoglie del Santo. La chiesa è situata a pochi chilometri dal paese ed è raggiungibile anche tramite un percorso pedonale immerso nella natura: il sentiero delle Cellette.

A documentare l’appassionante storia dell’alta valle del Bidente, gli allestimenti del museo civico, nato dalla passione e dall’amore di Mons. Domenico Mambrini (1879 – 1944). Il museo, con una sezione archeologica ed una storico-artistica, ha sede nel convento dei Padri Minori di Pianetto e conserva reperti dalla Preistoria al Medioevo.

Galatea fa parte del circuito delle “Città slow” e in quest’ottica promuove le tradizioni enogastronomiche locali ed il valore del buon vivere. Il territorio è ricco di prodotti tipici, con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente circostante.

L’evento di rilievo che anima questa cittadina è la Fiera del Cavallo e del Puledro, ma durante l’anno è facile imbattersi in una delle numerose rassegne culturali o in uno degli spettacoli che danno vita al cartellone del teatro comunale.

Galeata

UIT Galeata/Pianetto
Indirizzo: Via Borgo Pianetto 18
Telefono: + 39 0543 981854 / + 39 0543 975428
Email: museomambrini@libero.it
Sito WEB: http://www.museocivicomambrini.it

Rocca San Casciano

Rocca San Casciano si innesta, come una perla preziosa, nella valle del fiume Montone, al quale probabilmente deve il suo nome, considerato che un tempo il Montone veniva chiamato “Casatico”.

Le radici di questo borgo si annodano con le vicissitudini intercorse tra Romagna e Toscana: dal 1400 ha fatto parte della Repubblica Fiorentina e successivamente del Granducato di Toscana, per poi passare alla provincia di Forlì nel 1923.

A Rocca San Casciano merita certamente una visita l’Abbazia San Donnino in Soglio, una delle più antiche della Romagna Toscana, antico e suggestivo edificio in stile tardo gotico, di cui si hanno notizie sin dal 1214.

Al centro del borgo si trova invece la piazza dedicata a Garibaldi, dall’inconsueta forma a triangolo, che proprio per questo viene simpaticamente definita “a baccalà” dagli abitanti del luogo.

Rocca San Casciano offre anche dei percorsi naturalistici organizzati, conosciuti come i Percorsi della Margherita: questi si articolano in più sentieri circolari, che si diramano intorno al paese e salgono verso i rilievi collinari adiacenti. I percorsi si affacciano su un panorama incantevole: in primo piano la dolce vallata del Montone e più in là, all’orizzonte, un’interminabile e imponente catena montuosa.

Rocca San Casciano è famosa per la celebre Festa del Falò, manifestazione unica e conosciuta in tutta Italia. Una magica notte, le cui radici che si perdono nel passato, che è diventata sempre più importante e conosciuta a livello nazionale. La festa si basa sulla rivalità fra due rioni e prevede l’accensione di enormi falò da parte delle due fazioni: viene premiata la fazione che riesce ad accedere più velocemente il pagliaio e a far arrivare le fiamme all’altezza maggiore. Un altro evento folkloristico, caratteristico del borgo, è la Sagra dei Sapori e Mercati d’autunno della Romagna Toscana, organizzata dalla Pro Loco, nel mese di ottobre.

Rocca San Casciano

Associazione Turistica Pro Loco di Rocca San Casciano
Indirizzo: Via Saffi 6
Telefono: +39 371 1814751
Email: info@prolocorocca.it
Sito WEB: www.roccasancasciano.com

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