Visita guidata alla Pieve di Santa Reparata
Sabato 5 giugno, alle ore 16,00, Marco Vallicelli, storico dell’arte, condurrà una visita alla Pieve di Santa Reparata, via Biondina 95, Castrocaro Terme e Terra del Sole, nel rispetto delle norme anticovid. L’iniziativa è promossa dall’Associazione culturale “Antica Pieve”, presieduta da Claudio Guidi, ed è compresa nel ciclo di appuntamenti denominato “Antiche Pievi: a spasso per la Romagna” giunto alla terza edizione.
Partecipazione libera e gratuita. Per informazioni Claudio Guidi 338 6462755
Le prossime visite sono in programma nei sabati 12 (ore 16,00), 19 (ore 17,00) e 26 giugno (ore 16,00) e riguarderanno rispettivamente le pievi di San Donato di Polenta, via Polenta 480, Bertinoro, dei Santi Pietro e Paolo di Pievequinta, via del Cippo 6, Forlì, e di Santa Maria Annunziata di Monte Sorbo, Strada provinciale 53, Mercato Saraceno.
È in preparazione la guida storico-artistica che riporta la descrizione dei luoghi di culto che saranno visitati, curata da Marco Vallicelli, oltre ad alcuni testi di Marco Viroli e Gabriele Zelli dai seguenti titoli: “Nascita della città fortezza di Terra del Sole”, “Polenta: dove storia e mito resistono nel tempo”, “Biagio Molina, protagonista della Resistenza. Fu fucilato a Pievequinta il 26 luglio 1944”, e un contributo di Pier Luigi Bazzocchi, console del Touring Club, su “Il Cammino di San Vicinio e le valli del Savio de La Para, del Fanante e del Borello”. La guida sarà distribuita gratuitamente a coloro che prenderanno parte alle successive visite guidate.
Ai partecipanti di sabato 5 giugno sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione, fresca di stampa, “Itinerario dantesco nella valle dell’Acquacheta” di Marco Viroli e Gabriele Zelli, fotografie di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, copertina di Barbara Gaudenzi, Edit Sapim 2021.
La Pieve di Santa Reparata, edificio in stile bizantino, è situata a metà strada tra Castrocaro e Terra del Sole in un’area di abbondanti ritrovamenti archeologici di epoca romana che inducono a supporre che qui sorgesse il “vicus romano di Salsubium”, da cui ebbe poi origine Castrocaro. Si tratta senza dubbio della più antica chiesa edificata nella valle dell’Acquacheta anche se oggi della costruzione originaria non restano che alcune arcate della navata centrale sorrette da pilastri a spigolo, un antico fonte battesimale ornato a tre rostri, lacerti di affreschi e una vasca sarcofago. Alcuni studiosi propongono il 549, come anno in cui l’edificio venne terminato, anche se il primo documento che ne attesta l’esistenza è datato 970. Certo è che la chiesa venne costruita in ambito esarcale, come conferma l’intitolazione a Santa Reparata, la martire orientale, il cui culto è stato molto diffuso in Europa dai mercanti di origine greca.